Certi sogni non finiscono mai.
Un sogno che diventa realtà per andare ad omaggiare una persona che ha rappresentato tanto nella storia dell’automobilismo e che avrebbe meritato maggiori riconoscimenti.
Un nome, un mito, quello di Giotto Bizzarrini.
Ingegnere, duro e puro, che ha sempre perseguito i propri obiettivi senza scendere a compromessi.
GIOTTO BIZZARRINI
Giotto dopo aver lasciato la Ferrari, nel 1962 crea per la Scuderia Serenissima del Conte Giovanni Volpi di Misurata la 250 GT Breadvan, realizzata in collaborazione con la Carrozzeria Sports Cars di Piero Drogo.
Il concetto Breadvan è quello di sviluppare forme aerodinamiche più funzionali ad ottenere le massime prestazioni velocistiche sul lunghissimo rettilineo di Hunaudières, nella 24 Ore di Le Mans. Lungo originariamente 6,75 km ed oggi interrotto da due chicane, questo celeberrimo rettifilo noto a tutti gli appassionati delle competizioni, ha consentito di oltrepassare la soglia dei 300 km/h negli anni ’60, per arrivare al record ufficiale di 407 km/h stabilito in gara nel 1988, prima della modifica al tracciato.
Le attività di Giotto Bizzarrini all’epoca sono molteplici e si dedica anche alla progettazione di motori, realizzando un dodici cilindri da 3,5 litri che viene ceduto alla Lamborghini per la 350 GT.
Nel frattempo inizia a collaborare con Renzo Rivolta e da questa unione nel 1963 nascono le Iso Grifo A3/L (Lusso) e A3/C (Corsa), presentate al Salone di Torino rispettivamente negli stand Bertone (la A3/L) e Iso Rivolta (la A3/C).
Il progetto è di Bizzarrini, mentre lo stile è di Bertone, disegnato da Giorgetto Giugiaro; la A3/C viene costruita presso la Carrozzeria Sports Cars Drogo a Modena ed è la versione da corsa della A3/L, che invece è prodotta a Bresso negli stabilimenti Iso Rivolta. La A3/C è la creatura prediletta di Giotto Bizzarrini che si dedica al suo sviluppo per portarla in gara a Le Mans.
Nel 1964 finisce la collaborazione con Rivolta e Giotto fonda la Prototipi Bizzarrini, divenuta in seguito Bizzarrini S.p.A..
Nel 1965 presenta la 5300 GT Strada, che raccoglie l’eredità della Iso A3/C e ne continua la storia.
BREADVAN
Una "vettura breadvan" o “camionnette” in francese, perché pare che il termine nasca proprio a Le Mans, è una vettura sportiva modificata con una carrozzeria particolare, caratterizzata dalla coda allungata e tronca, simile alla forma di un furgone per la consegna del pane (da qui "breadvan" in inglese).
Questa soluzione aerodinamica è frutto degli studi effettuati dall’ingegnere tedesco Wunibald Kamm, svolti negli anni Trenta. Si caratterizza per le fiancate che nella parte posteriore vengono nettamente troncate con chiusura perpendicolare al terreno.
L'esempio più famoso, è quello della Ferrari 250 GT SWB acquistata usata dal Conte Volpi di Misurata, proprietario della Scuderia Serenissima, che ingaggiò Giotto Bizzarrini per modificarla e trasformarla nella Ferrari 250 GT SWB Breadvan, con l’ausilio della Carrozzeria Sports Cars di Piero Drogo.
Bizzarrini aveva capito che che la parte posteriore è molto importante per l'aerodinamica di una automobile da corsa e controlla sia la resistenza che il carico verticale, che oggi chiamiamo "downforce".
Negli anni ’60 più che la "downforce" diretta verso il basso, si cerca di ridurre la spinta esercitata dall'aria verso l'alto, perché in assenza di alettoni e altre appendici alari deportanti e dell’effetto suolo, non ancora scoperti, le vetture sono ancora portanti: ovvero l'aria tende a sollevarle alle alte velocità, soprattutto il muso. Se si modifica l’auto alzandone la coda, la spinta verso l'alto si riduce notevolmente.
ForGiotto
ErreErre Fuoriserie
“Con ForGiotto volevamo creare qualcosa che non esistesse, ma che sarebbe potuto esistere, se il sogno di Bizzarrini avesse avuto ancora un capitolo da scrivere. È un gesto d’amore, un dialogo tra generazioni di creatori, un modo per dire grazie al genio di un uomo che ci ha insegnato che l’aerodinamica può essere romantica” - Gianluca Rubatto
“Per lungo tempo ho custodito con orgoglio ciò che Giotto mi ha insegnato, e con ancora maggiore riserbo ho custodito i suoi sogni. Oggi mi sembra giusto aprire quel cassetto e rendere omaggio al suo genio” - Fabrizio Rossini
ErreErre Fuoriserie ForGiotto nasce per riempire un vuoto: quello di un’automobile pensata, desiderata e mai realizzata, quale tributo alla genialità di chi l’ha immaginata.
Gli esterni sono caratterizzati da una linea sinuosa e molto pulita, con un perfetto equilibrio tra sportività, fluidità e aerodinamica, enfatizzato dalla elegante verniciatura metallizzata.
L’estrema cura dei dettagli la si nota già nella parte anteriore, molto affusolata, con il logo rotondo ErreErre e la caratteristica presa d’aria sul cofano, collegata al grande radiatore.
La vista laterale è molto slanciata ed elegante, contraddistinta dai cerchi con il tipico gallettone griffato ErreErre, un soluzione adottata sulle macchine da corsa di un tempo; la tabella portanumero centrale non fa che che rimarcare questa vocazione. Spicca la presa d’aria laterale davanti alla portiera, che contribuisce ad efficientare il flusso di uscita dell’aria calda e conferisce ulteriore grinta.
La grande carenatura porta sui fianchi la firma ForGiotto. La coda tronca ha una forma armonica arrotondata in basso, anche in questo caso con finalità aerodinamiche, per far defluire l’aria dal fondo vettura. Si integra perfettamente con i tubi di scarico, i due classici fari rotondi e il lettering ErreErre.
Gli interni della ErreErre Fuoriserie ForGiotto, sono spartani, di chiara ispirazione racing, come sempre li ha voluti Bizzarrini per le sue auto, ma allo stesso tempo sobri, eleganti, confortevoli e rifiniti con pelle pregiata.
Il volante di legno a tre razze, sovrasta una strumentazione rigorosamente analogica, incastonata nella plancia in alluminio colore carrozzeria. Comprende i due classici strumenti primari rotondi, contachilometri e contagiri e gli altri indicatori sempre rotondi, ma più piccoli, ugualmente di chiara e immediata lettura: pressione dell’olio, livello dell’olio, livello dell’acqua, livello carburante. Completano l’insieme le levette d’azionamento degli altri comandi ed il tunnel centrale, con la leva del cambio ed il classico freno a mano.
Il lunotto si apre all’esterno, dal basso verso l’alto; la zona posteriore può rimanere grezza in alluminio oppure essere rivestita in pelle o Alcantara®, con listelli in legno o cromati, ed essere adibita a vano bagagli.
Il cliente può personalizzare gli interni come meglio crede, a cominciare dalla scelta delle sedute in pelle o di altri materiali pregiati. In questo caso, per l’abbinamento con la verniciatura della carrozzeria, il colore scelto da ErreErre Fuoriserie ForGiotto è il classico cuoio, tipico dei sedili da corsa dell’epoca.
Se si osserva la carenatura posteriore dal frontale e dall’alto, risalta come sia perfettamente incastonata sui parafanghi posteriori
Studio renders by Mattia Orza
DNA
Abbiamo scelto la base meccanica della vettura che all’epoca Giotto Bizzarrini avrebbe desiderato modificare in Breadvan: la Iso A3/C, prodotta al giorno d’oggi da Iso Restorations.
ErreErre Fuoriserie ForGiotto può essere ordinata utilizzando i telai ed i ricambi originali rimasti disponibili, fino ad un massimo di 5 unità. In alternativa, il cliente potrà decidere di ordinarla utilizzando parti aggiornate e migliorate, andando a realizzare una vettura ex-novo.
ForGiotto nasce per viaggiare sulle strade normali, oltre che in pista, e in assoluto per emozionare.
Ogni ErreErre Fuoriserie ForGiotto viene prodotta artigianalmente con standard di qualità sartoriali, che garantiscono una maniacale cura di ogni dettaglio.
Ciascuna vettura è concepita con l’ambizione di creare un’opera d’arte da ammirare e da guidare, con ampia possibilità di personalizzazione, utilizzando l’eccellente configuratore all’avanguardia che offre un’esperienza tailor-made senza limiti.
FABRIZIO ROSSINI
ErreErre Fuoriserie | Designer & Project Manager
Dopo gli anni della Breadvan, la storia di Giotto Bizzarrini incrocia quella di Fabrizio Rossini, giovane studente torinese di design determinato a imparare dal Maestro. Con passione e tenacia – fino a stabilirsi con una roulotte davanti a casa sua – Rossini conquista la fiducia di Bizzarrini e lavora con lui a Livorno dal 1996 al 2001, apprendendo come progettare e costruire un’auto da zero. Questa esperienza gli dà una visione completa: designer e ingegnere insieme, capace di unire stile e meccanica.
Tra i progetti mai realizzati, Bizzarrini confidò a Rossini il desiderio di applicare il concetto Breadvan alla Iso A3/C, portandone l’aerodinamica a un livello estremo. È questo sogno rimasto nel cassetto che ErreErre Fuoriserie, con Iso Restorations, ha scelto di trasformare in realtà: nasce così la ErreErre Fuoriserie ForGiotto, un omaggio autentico al genio e alla visione di Giotto Bizzarrini.
ISO RESTORATIONS
Partner
Dopo la chiusura della Iso Rivolta nel 1974, Roberto Negri — già tecnico e collaudatore dell’azienda — acquisì l’intero magazzino ricambi e fondò Iso Restorations, diventando il custode ufficiale della tradizione del marchio.
Il magazzino comprendeva un patrimonio straordinario di componenti originali, dai telai ai lamierati, dai motori ai vetri fino ai disegni tecnici e alle attrezzature d’epoca, garantendo la continuità autentica delle vetture Iso e Bizzarrini.
Grazie a questo archivio unico, Iso Restorations può restaurare e ricostruire le vetture in modo totalmente fedele all’origine, utilizzando esclusivamente parti, materiali e tecniche coerenti con il periodo.
Tra le sue attività, l’azienda è in grado di realizzare anche ricostruzioni originali della rara A3/C del 1963/64, impiegando componenti autentici e numeri di telaio derivati dalle vetture che hanno fornito i pezzi.
Iso Restorations rappresenta oggi il più autentico laboratorio Iso al mondo.
DATI TECNICI
Carrozzeria: alluminio battuto a mano
Motore: V8 Chevrolet “small block” 327 da 5.358 cc
Potenza: a partire da 300 fino a oltre 400 CV
Alimentazione: carburatore quadricorpo
Cambio: 4 marce Borg-Warner con possibilità di scegliere i rapporti al ponte.
Velocità massima: oltre 250 km/h
Pneumatici: Pirelli con cerchi da 15 pollici
Dimensioni: lunghezza 4.369 mm; larghezza 1.730 mm; altezza 1.110 mm; passo 2.450 mm
Peso: circa 1.200 kg